Vincenzo Miele

Conosciamo Vincenzo.

Vincenzo è un ragazzo speciale, quanto il suo sogno: poter insegnare la sua nobile arte! Conosciamolo attraverso questa intervista.

Cos’è Obbi82 e come nasce questo progetto?
Obbi 82 nasce tanti anni fa! Ho iniziato con la tempera: dipingevo molto, poi c’é stato l’approccio alla scultura del legno. Radici e tronchi reperiti lungo la spiaggia e dal legno al metallo il passo e’ stato breve. Ho subito amato il metallo: i metalli meno nobili inizialmente. Facevo molta pratica e trascorrevo giornate intere a comprendere la loro durezza, cio’ che potevo ricavarci e cio’ che mi trasmettevano. Tanti errori, tante prove e ancora tanta pratica.

Le tue opere sono dei veri capolavori. Quanto tempo e quanta pratica ci sono voluti per arrivare a questo risultato?
Come dicevo prima, tanta, tantissima pratica. All’inizio non avevo riferimenti, le uniche fonti erano pochi tutorial scovati in rete e tante prove. Mille esperimenti da solo nel mio laboratorio; poi ho capito che avevo bisogno di un maestro che mi potesse indirizzare, seguire e consigliare e così decisi di praticare un corso di oreficeria professionale. Mi avvicinai al metallo nobile e al disegno di progetti. Pensare, disegnare, creare, e’stato meraviglioso: mi si e’ aperto un mondo e ora non riesco a smettere di approfondire, ricercare, crescere e migliorare!

Quante ore di lavoro richiede la realizzazione di un pezzo e qual è il procedimento?
Dipende dal tipo di lavoro che si vuole realizzare: da ore, a giorni, fino addirittura a mesi. L’oreficeria e’ un’arte antichissima ed almeno per me, che lavoro seguendo le procedure più remote, richiede molto tempo, ma il risultato e’ sicuramente appagante, unico e crea con chi lo realizza e con chi lo riceve un legame eterno. Perché le cose realizzate a mano, sono eterne!

Organizzi corsi o workshop nel tuo laboratorio? Saresti disposto ad accogliere giovani nella tua bottega per progetti formativi?
In realta’ quando si cresce, ci si rende realmente conto di quanto sia importante trasmettere cio’ che si é appreso a chi vorrebbe saperne di più. So bene quanto e’ stato difficile reperire informazioni o crescere nell’ambito dell’oreficeria, perchè l’ho vissuto sulla mia pelle. Purtroppo i costi dei corsi sono davvero esorbitanti e spesso risulta un’arte riservata a studenti che possono permetterselo più di altri; oppure, più facilmente, viene tramandata di generazione in generazione. Quindi sì, mi piacerebbe poter trasmettere la mia arte e renderla più accessibile, anche in termini di costi, a tutti e, sono sicuro, che attraverso l’Associazione Miciperdo, sarà possibile realizzare questo sogno!

Come promuovi il tuo lavoro? Usi anche i canali digitali?
In realta’ non molto, perchè sono poco avvezzo alle nuove tecnologie e credo che sarebbe bello poter spaziare e condividere di più! Sicuramente in Associazione troverò anche chi potrà aiutarmi in questo percorso e avvicinarmi a tutte le persone che non potrò raggiungere fisicamente!

Cosa ami di più del tuo lavoro?
E’ davvero difficile spiegarlo a parole, ma ci proverò. Ogni artigiano instaura un legame con la propria materia: il pittore con la tempera, il falegname con il legno e così via. L’odore, la consistenza e l’influenza che le stagioni hanno sui pezzi grezzi, lasciano senza fiato. E l’ispirazione puo’ avvenire casualmente. Ecco, tutto ciò crea quel legame indissolubile fra ogni artigiano e la sua creazione materica. Si tratta di pensieri profondi che poi prendono forma.


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